Se sei un/una giornalista della TV, della radio, della carta stampata, un direttore, o semplicemente gestisci un blog con un alto numero di visitatori e seguaci, puoi influenzare il lessico di moltissime persone, e di conseguenza puoi influenzare più di altri lo sviluppo della lingua italiana. Qui trovi alcuni spunti su cosa potresti fare nella tua posizione per far tornare l’italiano ad essere una lingua sana e vitale…

Ognuno è libero di parlare e scrivere come crede, non abbiamo liste di parole proibite, non siamo puristi e non vogliamo emulare i fascisti. Molti anglicismi crudi sono diffusi da tempo e sono a volte il termine più conosciuto e di conseguenza più chiaro. Ma ti invitiamo a cercare un'alternativa italiana e a usarla quanto più possibile nei tuoi pezzi. Forse potresti parlare di passaporto sanitario (o perlomeno pass sanitario) invece di green pass, di riscaldamento globale e cambiamenti climatici. Se ti occupi di sport, potresti cercare un'alternativa ai cooling breaks nelle partite di calcio estive, far tornare la pallavolo accanto al volley (scritto senza ball), o fare come i colleghi che hanno parlato di pallamano da spiaggia e non di beach handball. Quantomeno non scrivere mai "Olimpiadi, Day 2" come abbiamo avuto purtroppo modo di leggere su testate nazionali.

Italofonia ospita un dizionario delle Alternative Agli Anglicismi (AAA) libero e gratuito, lo trovi a questo indirizzo. Contiene alternative in uso, non neologismi inventati dall'autore. Puoi anche contribuire con le tue segnalazioni.

Spesso chi denuncia l'eccesso di anglicismi viene additato come una persona dalle visioni ristrette, chiuso a ciò che si dice (e a come si parla) nel mondo. In realtà, tante parole che in Italia si ritengono internazionalismi, non lo sono affatto; si tratta di un luogo comune che abbiamo sfatato.

Se devi scrivere un articolo, pensare a un titolo o preparare un servizio, puoi dedicare qualche minuto a cercare come la stampa estera ha reso quel concetto, concentrandoti sulla stampa dei Paesi europei di lingua neolatina, ad esempio Spagna, Francia o la vicina Svizzera italiana. Nel Canton Ticino - pur molto influenzato negli anglicismi dalla vicina Italia - l'Organizzazione Mondiale del Commercio viene denominata OMC (un po' come avviene con l'OMS) e non WTO. In Spagna e in Francia il lockdown è stato rispettivamente confinamiento e confinement, e quasi sempre i corrispondenti italiani da quei Paesi lo rendevano spontaneamente con "confinamento". In quei Paesi non si parla di "agenzie di rating" ma semplicemente di agenzie di valutazione. Naturalmente anche sui mezzi d'informazione spagnoli o francesi troverai degli anglicismi crudi (la "legge sui riders", parole come hashtag...) ma in generale noterai più equilibrio.

Puoi dare per esempio un'occhiata a testate come El Pais, El Mundo, Mundo Deportivo, RTVE, Le Monde, Le Figaro, L'Equipe, il Corriere del Ticino, RSI.ch e prendere ispirazione per i tuoi pezzi.

In Italia ci sono persone e gruppi che sollevano il tema dell'abuso dell'inglese, proponendo anche iniziative concrete. Di questo però, sulla stampa italiana si parla poco, o per niente. Noi Attivisti dell'italiano siamo tra questi, e non siamo i soli. Paradossalmente iniziative come la Petizione al presidente Mattarella o la Proposta di legge per l'italiano hanno trovato spazio all'estero su El Confidencial e France Culture ma non in Italia.

Puoi contribuire a far conoscere le iniziative in favore della lingua italiana, a cominciare dalle nostre. Ti servono maggiori informazioni? Puoi contattarci.